mercoledì 14 gennaio 2009

La Mandragora


Pianta con pessimo carattere diremmo noi... Visto che la mitologia la crede capace, nel momento in cui viene sradicata, di lanciare un grido che porta alla morte o alla pazzia lo sfortunato raccoglitore...
Essa dona il sonno ristoratore, ma provoca anche la pazzia, uccide spietatamente, ma è anche un rimedio contro il veleno dei serpenti, è un anestetico potente che permette le più delicate operazioni chirurgiche, ma causa anche spaventose allucinazioni. E' in definitiva una vera e propria bilancia sospesa fra incertezza ed ambiguità.
Pianta delle Streghe per eccellenza: poiché è chiaramente legata alla morte, veniva estratta dal terreno con tutte le cautele ed attraverso particolari riti. I testi di botanica magica sembrano attribuire alla mandragora soprattutto un'influenza da parte di Mercurio. Altre fonti parlano invece del martedì come giorno favorevole alla raccolta, il che indicherebbe piuttosto un collegamento con Marte: peraltro non provato. La forma della radice simile al corpo umano completo di genitali ha fatto si che la mandragora venisse considerata afrodisiaca. Questa pianta si dice guarisca l'epilessia, il "mal di luna", si ritiene scacci i demoni … è anche conosciuta come mano di gloria, radice del diavolo, Erba di Circe… Insomma dietro questa piccola piantina ci sono una serie di tradizioni e dicerie, più o meno fondate, che vale proprio la pena di scorpire...

Mandragola (in sevedese Alruna, in tedesco Alraune) è il nome comune di diverse piante del genere Mandragora appartenenti alla famiglia delle Solanaceae.
Le loro radici sono caratterizzate da una peculiare biforcazione che ricorda la figura umana (maschile e femminile); insieme alle proprietà anestetiche della pianta, questo fatto ha probabilmente contribuito a far attribuire alla mandragola poteri sovrannaturali in molte tradizioni popolari: secondo tali credenze la mandragora bianca è maschio; quella nera è la femmina.

COLTIVAZIONE
Ha origine mediterranea e cresce soprattutto nelle regioni meridionali della nostra penisola, predilige posizioni assolate , è sporadica ai margini dei campi, nelle radure dei boschi, nei luoghi incolti.
Ha forma erbacea, acaule (senza fusto), è una pianta perenne con foglie disposte a rosetta basale di forma ovato-oblungata corrugate e glabre che spuntano poco prima della fioritura;
i fiori sono piccoli e violacei e si sviluppano al centro della rosetta, la fioritura va da giungo ad agosto e i frutti consistono in una bacca ovoide rossastra o gialla, lunga fino a tre centimetri. E' una pianta velenosa e a scopo terapeutico viene utilizzata la radice, raccolta in autunno.
Queste piante perdono la parte aerea durante i mesi più freddi dell'anno. Con l'arrivo della primavera ricominciano rapidamente a produrre fusti e foglie. Si coltivi la Mandragora officinarum all'aperto, in un luogo luminoso (luce solare diretta); può sopportare senza problemi temperature minime anche molto rigide, di molti gradi inferiori allo zero.
Le piante perenni sono soggette ad un periodo di alcuni mesi di riposo vegetativo. Durante questi mesi non è necessario annaffiarle.
Negli altri mesi annaffiare solo sporadicamente, circa una volta ogni 1-2 settimane con 2-3 bicchieri d'acqua , lasciando il terreno asciutto per un paio di giorni prima di ripetere l'annaffiatura; evitare gli eccessi, ma cercare di bagnare bene in profondità il terreno.
Si consiglia, in primavera, di aggiungere all'acqua delle annaffiature, un concime specifico per piante da fiore, ogni 20-25 giorni. Possiamo anche mescolare al terreno, nei pressi delle piante, un concime granulare a lenta cessione, la cui azione dura circa 3-4 mesi.
La Mandragora officinarum è di taglia piccola, e può raggiungere i 5 cm di altezza; in primavera assume una colorazione giallo verde. E’ una pianta per giardino roccioso.Nel periodo dell’anno in cui inizia la perdita delle foglie è consigliabile un trattamento preventivo con insetticida ad ampio spettro e con un fungicida sistemico, in modo da prevenire l'attacco da parte degli afidi e lo sviluppo di malattie fungine, spesso favorite dal clima fresco e umido. Volendo è possibile coltivare queste piante in vaso. Le indicazioni fornite sono da intendersi per una pianta di dimensioni medie. Si consiglia un substrato caratterizzato da un ottimo drenaggio.


MITOLOGIA E LEGGENDE e… MAGIA
La mandragora costituì uno degli ingredienti principali per la maggior parte delle pozioni mitologiche e leggendarie.
Innanzitutto il nome, probabilmente di derivazione persiana (mehregiah), le è stato assegnato dal medico greco Ippocrate.
In secondo luogo le venivano accreditate potenti virtù afrodisiache ed era utilizzata addirittura per curare la sterilità.
È raffigurata in alcuni testi di alchimia con le sembianze di un uomo o un bambino: da ciò ne deriva la leggenda che il suo pianto sia in grado di uccidere un uomo. Veniva considerata una creatura a metà del regno vegetale ed animale, come il meno noto agnello vegetale di Tartaria.
Nel 1615, in alcuni trattati sulla licantropia, tra i quali quello di Njanaud, appariva l'informazione dell'uso di un magico unguento a base di mandragora che permetteva la trasformazione in animali.
Secondo le credenze popolari, le sue piante nascevano dallo sperma o dall'urina degli impiccati in punto di morte.
La mandragora può essere anche ricondotta ad alcune usanze Voodoo nelle quali era utilizzata come surrogato delle più famose e conosciute bambole di cera.

In alcuni libri si dice che la Mandragora è "di umore freddo e moderatamente secco", ed e' anche astralmente influenzata da Saturno o dalla Luna e con segno zodiacale il Capricorno”. Ciò comporta che prima di cercare una Mandragora e di raccoglierla bisogna superare una serie di incertezze: giorno migliore, ora, assonanze e lontananze ("Si Dovrà evitare, di avere il vento sul viso, pena l'assorbimento - rischioso - del profumo della pianta...") Prese queste precauzioni bisognerà tracciare tre cerchi intorno alla pianta ,venendo quindi a determinare una protezione magica che lascia racchiuso all'interno del cerchio il diabolico potere della mandragora.
In questo specifico caso infatti, il cerchio preserva chi è fuori, piuttosto che non chi è dentro. I cerchi vanno tracciati con una spada di ferro, dove, il ferro incarna gli aspetti oscuri della pianta. Poi deve essere smossa la terra intorno alla radice.

Secondo alcuni è bene essere in due a compiere questa operazione magica: il rizotomo, quello cioè che scaverà il rizoma, e un aiutante che potrà contemporaneamente cantare strofette erotiche (torna così la fama della mandragora come erba potente in campo sessuale). Più recentemente si è ipotizzata l'opportunità che lo scavo venisse effettuato con un cucchiaio d'oro; quando il lavoro di sterramento sarà stato condotto quasi a buon fine, converrà accendere una candela dorata, far ardere insieme in un incensi ere mastice, incenso e verbena. Una vergine, secondo alcuni, potrà a questo punto estrarre la pianta - la terra intorno sarà intanto stata ammorbidita con urina femminile - che si accosterà al seno per ringraziarla della grazia così accordatale. Naturalmente, esistono prescrizioni specifiche anche per l'abbigliamento. Il mago, vestito con una tunica nera con bianchi elementi lunari, nudi i piedi, nude le mani, procede con una tiara di piombo indosso, con bracciali dello stesso metallo, il tutto ornato con pietre saturnine; l'anello avrà in più anche la figura del serpente che si morde la coda. Procederà armato di coltello: questo avrà il manico di cipresso - non per nulla il cipresso è l'albero funerario che ben conosciamo - e lama di acciaio temprato in olio consacrato. Non basta. Va infatti conosciuto il miglior tipo di preghiera da innalzare al cielo, la formula da adoperare, la fumigazione da fare... pena la propria vita!
La cupidigia e il desiderio di dominio allo stesso modo saranno letali: perderà la mandragora e si troverà presto in bilico fra pazzia e suicidio.
Se si vuole evitare di scavare in proprio la rischiosa radice, un metodo collaudato è quello del ricorso a un cane: i cani, si è detto, hanno connessioni con Ecate, la dea dalla testa di felino. E Ecate che invia agli uomini sogni angosciosi, che è protettrice delle streghe, che ingenera follia. Gradirà il sacrificio del cane, inviato a lei dalla pianta che ingenera follia. Ammorbidita la terra intorno alla radice cui si sarà legato un cane, il mago porrà davanti all'animale affamato una ciotola di cibo. Il cane allora si slancerà verso il cibo, estirpando in conseguenza la preziosa radice, trascinandola con se nel suo breve slancio: breve, perché si leverà nell'aria l'urlo agghiacciante della mandragora: il cane non potrà che soccombere. Un'altra vittima si aggiunge a quelle già immolate ad Ecate. In genere, se chi ha estratto la radice è un mago, si procederà mettendo al posto della radice sottratta una moneta o un pezzo d'oro. Nel caso invece del cane, converrà mettere al posto del rizoma l'animale stesso. Più raramente si richiuderà la terra rimettendo alloro posto le foglie ormai prive di radice: quasi a voler sostenere che tutto è come prima, che nulla è in realtà accaduto.IL TUTTO PER RACCOGLIERE UNA PIANTINA DI MANDRAGORA.. ma non finisce qui! Finalmente si arriva al momento dello strappo finale con la conseguente conquista della pianta: sarà in seguito necessario purificarla, renderla il più possibile simile all'uomo. Andrà abbigliata e vezzeggiata, accudita. Le andranno offerti i pasti, più volte al giorno. Le si dovrà trovare una degna collocazione. Se verranno seguiti questi precetti la pianta procurerà felicità, ricchezze, salute. Aiuterà a ritrovare gli ori nascosti, scaccerà le forze negative.Sarà una panacea per tutti i mali. Potrà anche aprire al suo possessore le vie del futuro...

In ambito magico la Mandragora è adatta per aumentare i poteri psichici, ad esempio attraverso bagni rituali in cui aggiungere, all’acqua del bagno, un litro di acqua bollita con radice di mandragora in unione a 50 grammi di foglie di salice, 7 pizzichi di origano e 7 cucchiai di miele.

Sempre la radice può essere usata per la creazione di oli atti alla seduzione, insieme a 7 chiodi di garofano e 7 rose rosse o per ungere le candele usate nei rituali.

La Mandragora è usata per costruire talismani per la difesa attiva, per sacchettini di protezione , per attrarre il denaro, per la seduzione, contro l'impotenza o per assicurarsi la fedeltà del proprio uomo.

L'incenso creato con la radice di questa pianta in unione con una parte di aconito, una di elleboro nero, una di belladonna, una di giusquiamo e una parte di olio di mandorle amare è utilizzato per entrare in contatto con la Dea Ecate, o per operazioni di difesa, insieme con una parte di grani di incenso, di foglie di salvia, peperoncino e 13 gocce di olio essenziale di iperico; e per l'amore passionale, insieme sempre ad una parte di grani di incenso, una di petali di rosa e 13 gocce di olio essenziale di verbena


PROPRIETA' ERBORISTICHE

Come dicevamo ha proprietà lenitive, sedative; è utile nella cura malattie della pelle, emorroidi ed è usata come antisettico.
E' uno dei più antichi e potenti sedativi che l'uomo abbia mai scoperto.
Le sue fumigazioni perdono qualunque effetto nocivo. Questa pianta contiene potenti alcaloidi che possono far aumentare le pulsazioni cardiache, producono effetti di eccitazione psicomotoria e psichica, allucinazioni, manifestazioni di riso convulso e stati deliranti.

6 commenti:

  1. Ciao,ma dove posso acquistare i semi o la pianta di mandragora?

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    1. Teodora
      Io ti posso vendere i semi di mandragora o le piante il mio numero di telefono e 388-8777385

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  2. Posso venderti tutte le mandragore che vuoi,basta chiedere ☺

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  3. Quanto costano le tue piante? Grazie

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  4. Ciao! Stanotte ho sognato che dovevo andare alla ricerca di una mandragora! In particolare, trovavo tanti pezzetti di radice bianca e mi rendevo conto appartanevano a una mandragora, da qui la mia missione: andare e trovarne una intera, mia. Secondo voi c'è qualche significato? Grazie ciao!

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